A cura di mister Andrea Celestini
Per un allenatore dilettante strutturare una seduta di allenamento non è affatto semplice in quanto le variabili sono molte e il tempo, spesso, è poco.
C’è chi lavora su una programmazione annuale con mesocicli ed obiettivi ben chiari oppure chi lavora orientando l’unità didattica in base alle esigenze del momento. Ovviamente la scelta sarà condizionata dalla realtà che si affronta.
Io personalmente utilizzo la seconda opzione.
Negli anni ho avuto la fortuna di allenare tutte le categorie agonistiche, dal primo anno giovanissimi (oggi under 14) alle prime squadre (1° categoria) modificando alcuni aspetti della struttura dell’allenamente inserendo di volta in volta, grazie anche all’esperienza che ho accumulato con il tempo, dei punti fermi dal quale oramai difficilmente mi allontano.
La struttura della mia seduta d’allenamento è divisa in quattro parti per un totale di 90 minuti circa (tre sedute settimanali):
1: FASE INIZIALE (15 min. circa)
2: FASE CENTRALE 1°parte (25 min. circa)
3: FASE CENTRALE 2°parte (25 min. circa)
4: FASE FINALE (25 min. circa)
Nella fase iniziale, utilizzata per il riscaldamento degli atleti, lavoro molto sulla tecnica di base e sulla tattica individuale soprattutto con esercitazioni che hanno come obiettivo principale PASSAGGIO E CONTROLLO e a volte inserisco dei LAVORI COORDINATIVI (possibilmente con palla…).
Nell’ultimo allenamento settimanale invece faccio svolgere un esercizio per la fase di NON POSSESSO a squadra schierata (prima senza palla poi con palla) dove vado a simulare i movimenti da effettuare quando il possesso ce l’ha il nostro prossimo avversario.
Nella 1°parte della fase centrale lavoro sui duelli in tattica individuale con degli 1vs1, oppure sulla tattica collettiva con dei 2vs2 o con superiorità numerica (2vs1, 3vs2)
In questa fase utilizzo spesso dei lavori sulle transizioni in quanto ritengo queste situazioni molto frequenti nel calcio dilettantistico e di conseguenza da sfruttare, a differenza invece di quello professionistico dove spesso si sceglie di utilizzare il “Palleggio” per costruire un’azione pericolosa.
Nella 2°parte della fase centrale utilizzo delle partite a numero ridotto. Un esempio è il 3vs3 stile FUNINO oppure SMALL SIDED GAMES.
Nella fase finale utilizzo partite a tema e/o partita libera.
Per quanto riguarda le palle inattive utilizzo alcune sedute di allenamento durante la preparazione pre campionato per far vedere ai ragazzi ciò che voglio, poi durante la regular season le “richiamo” all’interno della partita finale di ogni allenamento.
Questo è il mio modo di gestire la settimana ed ho riscontrato che è un lavoro che viene ben accetto da ogni categoria agonistica soprattutto perché svolto quasi totalmente con la palla.
Ovviamente questa non è la via maestra e non mi permetterei mai di giudicare o consigliare un lavoro ad altri colleghi allenatori.
Semplicemente la mia personale esperienza, ad oggi, mi ha portato a strutturare le sedute di allenamento in questo modo. Magari tra un paio d’anni la stravolgerò completamente! Chissà…
Concludo dicendo che per effettuare questo metodo di lavoro ho assolutamente bisogno di almeno un collaboratore qualificato e competente (due/tre sarebbe ancora meglio)
perché seguire il gruppo contemporaneamente con tanti “mini campi” è praticamente impossibile.
Buon lavoro a tutti.
Mister Andrea Celestini è allenatore Uefa B. Tra i vari attestati conseguiti: Corso Base FUNINO (2020); Corso “Periodizzazione tattica” presso Cambio di Campo (2020); Osservatore calcistico presso R.O.I. Italia, Associazione italiana osservatori calcistici (2019); Preparatore Atletico e Sportivo nel calcio presso NonSoloFitness (2019); Master in Global Educational Trainer presso Juventus University (2013). Da allenatore tante le esperienze sia nei settori giovanili di molte realtà viterbesi che in diverse prime squadre sino alla prima categoria.