Presidente AIAC Viterbo
Ho conseguito il tesserino da allenatore quando stavo ancora giocando. Parliamo del 1972: mi iscrissi al corso di Orvieto, istruttore il grande Silvio Piola. Ma abitavo e lavoravo a Viterbo e chiesi allora in Federcalcio se ci fossero in città uffici dell’Associazione Allenatori, che si era da poco ristrutturata.
Nessuno ne sapeva niente: qualcuno mi fece il nome di Sergio Andreoli, indimenticabile terzino della prima Roma Campione d’Italia e allenatore di tante squadre della Tuscia. Ma tutto si fermò lì.
Passarono gli anni, a Viterbo il numero degli allenatori era sempre piuttosto ridotto. Alla fine, riuscii a parlare con Giuliano Ragonesi, nostro concittadino e già a quei tempi colonna dell’Associazione, che mi indirizzò da Giuseppe Banchetti, storico allenatore che fu anche a Viterbo in serie C, responsabile e fondatore della sezione regionale laziale insieme con Sergio Caciolini.
Banchetti mi dette alcune informazioni, prese nota della volontà di qualcuno di aprire una sezione viterbese, e si mise a disposizione.
E siamo già arrivati a metà degli anni ’70, quando a Viterbo venne organizzato il primo corso allenatori: gli iscritti furono una ventina, alcuni anche da Civitavecchia. In quel corso c’era anche il compianto Corrado Scala, che come me avrebbe voluto aprire una sezione A.I.A.C. Nel 1979 un altro corso, con una trentina di tecnici abilitati, ci dette la spinta per cominciare l’attività di questa benedetta sezione.
Due corsi, 1976 e 1979, dove si sono “diplomati” tutti gli amici che poi hanno partecipato ai primi anni di vita dell’associazione. Ad esempio Massimo Quintarelli.
Ma noi eravamo già forti della presenza di Gigi Taddeucci, Franco Sabatini, Remo Santini.
A proposito di Santini, cominciammo nel suo ufficio a parlare della sezione: il progetto prese velocità e Leandro Mucciante venne chiamato alla presidenza. Fin qui i ricordi dei primi passi, gli altri li troverete sfogliando le pagine che seguono.
In questa pubblicazione abbiamo infatti cercato di raccogliere tutte le informazioni, le storie, i personaggi di quarant’anni di vita associativa. Abbiamo tentato di essere più completi possibile, anche se di molte iniziative, specie degli anni Ottanta, non esistono testimonianze fotografiche, né articoli di giornale.
Per raccontare questa storia lunga 40 anni ho chiesto l’aiuto di quelli che mi sono stati vicini. Ecco quindi che nel testo troverete interventi di allenatori, giovani e meno giovani, che hanno vissuto la storia dell’Associazione dando un contributo fattivo.
Crediamo che quanto raccolto possa bastare ad illustrare il cammino percorso, le lotte, le soddisfazioni e anche difficoltà e amarezze incontrate per fare sì che l’Associazione Allenatori, a Viterbo e provincia, raggiungesse i livelli attuali.
Otello Settimi
Nella sua più che ventennale militanza come presidente dell’A.I.A.C. viterbese, e in quasi mezzo secolo di attività da allenatore, Otello Settimi è diventato una sorta di ambasciatore del calcio locale. Eccolo ritratto con alcuni personaggi del football nazionale: Giancarlo Antognoni, Arrigo Sacchi, Alberigo Evani, Filippo Inzaghi, Mimmo Di Carlo e Aldo Dolcetti, lo stratega della Juventus di Massimiliano Allegri.